In edilizia c’è un sempre maggior orientamento all’isolamento a cappotto esterno, vuoi perché la riduzione dei consumi energetici può arrivare al 70/80%, vuoi per gli incentivi fiscali fino al 110%. Ma i ‘cappotti’ sono tutti uguali? No, variano per il tipo di materiale usato. Quelli sintetici sono più efficienti ma, con la crescente attenzione alla bioedilizia e alle costruzioni ecocompatibili, si stanno diffondendo quelli vegetali, biodegradabili e riciclabili. Possono essere in fibra di legno, di cellulosa, di canapa, di lino e di sughero. Un parametro da considerare è la conducibilità termica, più è bassa, più isola. Ci preme fissare l’attenzione sull’importanza della posa. Anche il miglior materiale se non posato correttamente può dare risultati al di sotto delle aspettative.